Vengo da una famiglia lucana di origine contadina ed emigrante. Una parte di nonni e bisnonni se ne è andata in giro per il Sud America (emigrazioni post guerre) e un’altra è rimasta a Satriano di Lucania, paese in provincia di Potenza, dove ha vissuto coltivando i campi e allevando bestiame. Il mio nonno materno, Nonno Carmine, ci ha lasciato in eredità 3 piccole vigne, una cantina e la conoscenza su come fare un ottimo vino locale. La mia casa è 5 metri dalla cantina. Mia nonna materna, Nonna Antonietta la Regina, a 14 anni durante un pranzo di famiglia tolse la Coca cola dal tavolo dicendo che dovevo bere il vino, non quelle schifezze: come darle torto! Adesso mio padre si prende cura delle vigne di famiglia e continua a fare un ottimo vino locale biologico. A pranzo e cena, non ci sediamo a tavola se manca il vino.
Satriano di Lucania è un paese piccolo, ci conosciamo tutti e abbiamo la fortuna di poter uscire di casa senza dover prendere appuntamenti: è sufficiente andare in uno dei bar del paese e trovi i tuoi amici. E cosa facciamo nei bar? Bè, ovvio: beviamo birra, soprattutto birra. E’ difficile berne sola una perchè se ti offrono un giro lo vuoi restituire e quindi siamo già a 2 birre, se nel giro che tu hai offerto hai invitato una nuova persona anche lui vorrà restituire, e siamo a 3; poi arriva un nuovo amico e si comincia da capo.
Questa premessa per dire che l’alcol fa parte della cultura e della vita quotidiana in cui vivo e ti assicuro che è davvero difficile difendersi. Inoltre non viene visto come un problema proprio perché è intrinsecamente legato al modo in cui viviamo. Non sto parlando di problemi gravi di alcolismo ma sicuramente di un uso eccessivo.
Ho la possibilità di vivere alcuni mesi dell’anno lontano da Satriano e ne sto approfittando per fare delle pause dall’alcol. In letteratura scientifica (celebre studio sui veterani americani reduci dal Vietnam e dipendenti dall’eroina) è dimostrato che allontanarsi dal luogo e dalle situazioni legate a una dipendenza, facilita il percorso di disintossicazione. Questo ha aiutato il raggiungimento dell’obiettivo che mi sono posto il 3 Ottobre 2023: stare 30 giorni senza alcol (e senza bevande gassate che per fortuna non bevo mai). Soprattutto le prime settimane, consiglio di allontanarsi dalle situazioni che ci riportano nella vecchia abitudine, potremmo non avere ancora la forza per resistere. Mano mano diventa più facile dire di no: è importante non essere costretti a rinunciare a eventi, feste, momenti di condivisione per paura di bere o di sentirsi non adeguati nel non volerlo fare. Questa forza si costruisce con il tempo.
L’alcol influenza negativamente i processi neurochimici del nostro cervello creando un disequilibrio. La mancanza di alcol invece rende il nostro cervello più stabile emotivamente.
Anche il metodo Wim Hof mi ha aiutato tantissimo in questo. Ti fa sentire così bene che diventi geloso di quelle sensazioni e non vuoi perderle a causa di una sbronza. La respirazione ti permette di entrare in profonda connessione con te stesso e con il tuo corpo. Questa nuova sensibilità è una porta aperta verso il prendersi cura del proprio corpo, ascoltare i suoi segnali, celebrarlo e ringraziarlo. La doccia fredda poi ti dà una carica di energia che dura tutto il giorno, ti aiuta ad affrontare lo stress della vita lavorativa e i momenti in cui la vecchia abitudine vorrebbe farti cedere. Hai maggiore forza per dire di NO.
In questo mese ho dormito benissimo 28 notti! Solo due notti ho avuto problemi ad addormentarmi: una notte i vicini facevano casino e l’altra invece evidentemente c’era qualche pensiero ricorrente (che adesso non ricordo nemmeno più).
Sono dimagrito 2 chili! Ho stimato con il calcolatore online delle calorie legate all’alcol che trovi qui, che il mese precedente avevo “bevuto” 15mila calorie! E’ un’enormità: avevo assunto il 20% in più delle calorie necessarie solo attraverso l’alcol.
Non comprando alcol per un mese ho stimato di aver risparmiato almeno 150€, non male!
Portare a compimento questa piccola grande sfida mi ha consentito di ricalibrare il rapporto con l’alcol e di prenderne il controllo. E’ come un gioco che ti fa diventare più resiliente e più forte: quando stai per affrontare qualcosa di difficile in altri ambiti senti che hai l’energia per affrontarla e farcela!
Dopo questi 30 giorni senza alcol ho aumentato la mia resistenza, sento che in futuro sarà molto più facile dire di no. Probabilmente mi concederò qualche bicchiere in occasioni in cui ho voglia di farlo ma sono geloso dell’equilibrio psico-fisico raggiunto e spero che questo mi consenta di continuare a mantenere il controllo. Non voglio diventare di colpo astemio: adoro bere un bicchiere di vino con la famiglia e con gli amici e continuerò a farlo (considerato il mio background) ma ho spostato l’equilibrio verso una vita quotidiana in cui l’alcol conta sempre di meno.
Sto preparando un percorso di affiancamento per chi vuole provare la sfida dei 30 giorni senza alcol.
Se ti interessa ricevere aggiornamenti compila il modulo qui sotto e ti contatterò quando sarà pronto.
Alla tua SALUTE!
p.s.: sono arrivato a 50 giorni senza alcol prima di bere un bicchiere di vino ospite a cena di amici
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Studio gli effetti dell’uso dello smartphone e le soluzioni per contrastarli attraverso la Natura
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